Presentazione La Scossa de “Il mestiere del potere”

Alberto Cattaneo parla della sua esperienza di lobbista
Roma, 24 lug 20:23 – (Agenzia Nova) – Il nostro è un lavoro per la democrazia, non contro la democrazia o a favore dei poteri forti. Così Alberto Cattaneo alla presentazione, a Roma, del suo libro, “Il mestiere del potere. Dal taccuino di un lobbista”, Editori Laterza. “Dopo 14 anni di onorata professione – ha detto Cattaneo – è giunto il momento di spiegare che il nostro compito consiste nel far sì che tutti gli interessi siano rappresentati, e che le leggi che li coinvolgono siano fatte nel migliore dei modi. Io faccio parte di una categoria, quella del lobbista legislativo, che non è stata quasi mai sfiorata dalle cronache giudiziarie”. Quanto all’attuale governo, per Cattaneo, “come tutti gli esecutivi, soprattutto quelli composti da persone nuove, deve avere il tempo per capire come funziona la macchina, per trovare il giusto equilibrio tra le proprie esigenze e quelle della burocrazia che svolge un ruolo molto importante. Non a caso, sono stati scelti in questa fase iniziale dirigenti pubblici di lunga esperienza, di lungo corso. Oggi viviamo una situazione particolare: come lobbisti veniamo demonizzati, in qualche modo anche cercati, ma alla fine ci si accorgerà che siamo dei partner, ed avere delle persone che aiutino a capire i problemi, credo sia un grande vantaggio per i politici per trovare le soluzioni migliori”.

Alla presentazione del libro di Cattaneo, organizzata dall’associazione La Scossa, è intervenuto anche il Questore della Camera, Federico D’Incà, del Movimento cinque stelle. “E’ importante avere la massima trasparenza per capire quali tipi di interessi vengono sottoposti all’attenzione del parlamentare o della forza politica. In tanti Paesi europei – ha osservato D’Incà – il fenomeno è disciplinato in maniera diversa, in Germania lo è dagli anni ’50, mentre nel Parlamento europeo ci si è arrivati negli ultimi anni. L’obiettivo è quello di andare oltre rispetto alla regolamentazione oggi presente alla Camera. In questi giorni abbiamo definito a Montecitorio la questione vitalizi, oggi abbiamo chiuso il bilancio con un risparmio di 85 milioni di euro, soldi che vogliamo dare ai terremotati. Avremo cinque anni a disposizione per lavorare al meglio, ed il presidente Roberto Fico ha in mente di gestire un fenomeno che esiste, e che se viene regolato passa da un lato semi oscuro, o di ombra, ad uno più accettabile anche per l’opinione pubblica”, ha concluso.

Per Massimiliano Capitanio, deputato della Lega, intervenuto anche lui alla presentazione di “Il mestiere del potere. Dal taccuino di un lobbista”, il problema, quando si parla di lobby, è “la mancanza di conoscenza e la tendenza a spaventarsi, per l’incapacità di assunzione di responsabilità da parte dei politici. Come istituzioni, bisogna saper controllare il fenomeno, intervenendo sulle regole per far emergere questa tipologia di rapporti che deve essere votata alla trasparenza ed alla competenza”.

Secondo Annagrazia Calabria, di Forza Italia, intervenuta alla presentazione del libro di Cattaneo, “c’è ancora tanto da fare per affrontare, in Italia, lamateria in maniera più seria e trasparente. Non basta relegare in spazi in comune, alla Camera ed al Senato, lobbisti e parlamentari per arrivare alla elaborazione di emendamenti ed alla costruzione di testi normativi”. Per Calabria, “serve molto di più, specie se pensiamo agli Stati Uniti che hanno codificato in Costituzione la presenza delle lobby all’interno della nazione. L’obiettivo è di varare buone leggi per tutti, ma siamo molto indietro su questo. Credo che il Parlamento debba, con coraggio, legiferare sull’argomento: un sistema ben normato contribuisce, certamente, ad una costruzione di un impianto di misure più confacente alle esigenze del Paese”.

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